27/09/2019

Martedì 1 ottobre alle ore 12,00 verrà presentato alla stampa presso la sede di Confagricoltura Rovigo il progetto Smartpest 4.0 finanziato dal PSR Veneto all'interno della misura 16 Cooperazione.

La ricerca in Italia non ha vita facile, si sa. E in agricoltura ancora meno. Per questo la sperimentazione avviata a maggio da alcune aziende polesane per ridurre i fitofarmaci appare come un nuova, incoraggiante primavera, a nome SmartPEST 4.0.

 Artefice del progetto è Confagricoltura Rovigo che – utilizzando una opportunità a livello comunitario - ha promosso un anno fa la creazione di un Gruppo Operativo del Partenariato europeo per innovazione (GO PEI), composto da un pool di aziende agricole (con la cooperativa COSVA a fare da capofila), Horta che fa capo all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza e la nostrana Polaris. E a maggio scorso, dopo aver ottenuto l’approvazione e il finanziamento da parte della Regione Veneto, il progetto è stato avviato “in campo”.

 

SmartPest 4.0 attraverso dispositivi dotati di un software innovativo installato direttamente sui campi (in collaborazione con Horta srl, società spin-off dell’Università di Piacenza) indicherà agli agricoltori il momento esatto e le dosi ottimali di fitofarmaci da distribuire sul grano tenero, in relazione alle variabili meteorologiche. Si ridurrà così la dispersione delle sostanze nell’ambiente, a vantaggio anche della collettività.

Inoltre, saranno effettuati sistemi innovativi di lavaggio delle attrezzature di distribuzione (in collaborazione con Polaris srl) per prevenire inquinamenti puntiformi del terreno, e ciò a vantaggio degli agricoltori da un punto di vista sia operativo (garantendo il rispetto della normativa in materia di uso sostenibile dei fitofarmaci) che economico. Infine, per consentire ad altre aziende agricole di beneficiare di questa innovativa soluzione, una app specifica sarà predisposta al termine della sperimentazione, nel 2021, e messa a disposizione dei cerealicoltori che non hanno partecipato al progetto.

 

“Con questo progetto innovativo nel Veneto e in Italia, Confagricoltura Rovigo – spiega il direttore Massimo Chiarelli - intende approcciare soluzioni che, pur garantendo il giusto reddito ai propri associati, riducano l’uso dei fitofarmaci nelle patologie delle produzioni agricole salvaguardando l’ambiente attraverso la riduzione dei costi aziendali.

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