04/03/2022

L'agroforestazione in Italia, dai meriagos della Sardegna alle piantate della Sicilia, dai filari di pioppo della Pianura Padana ai lariceti pascolati delle Alpi, l’Italia è ricca di esempi di agroforestazione.

Con una superficie stimata di quasi 1 milione di ettari, l’agroforestry (termine inglese) copre il 7,4% della superficie agricola del nostro Paese (fonte: progetto EU AGFORWARD). 

Sono quattro le categorie di pratiche agroforestali: 

  • di alto valore naturale e colturale: comprende una serie di sistemi che si sono sviluppati insieme al bestiame e alle colture presenti, originando paesaggi di grande valore e bellezza
  • con alberi di alto valore: sistemi costituiti da alberi che producono frutti o legname di valore (vite, olivo, ciliegio, pruni…) e foraggere o pascoli
  • su sistemi arabili: uniscono le colture agrarie alla presenza di alberi
  • con bestiame: presenza di specie arboree e allevamenti animali

L’interesse per l’agroforestazione in Italia sta crescendo, grazie anche ai fondi europei del PSR. Le sfide da superare in futuro saranno quelle di acquisire una conoscenza tecnica da parte di agricoltori e tecnici riguardo le pratiche agroforestali e superare l’idea che l’agroforestazione porti solo benefici ambientali.

Tra le opportunità dell’agroforestry, infatti, vi sono la possibilità di diversificare la produzione e fornire un aumento del reddito. 
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