21/01/2023

Il direttore generale di Confagricoltura, Annamaria Barrile, ha richiesto di inserire alcune proroghe nel decreto cosiddetto “Milleproroghe”, durante l'audizione presso le Commissioni riunite Affari costituzionali e Bilancio del Senato dello scorso 16 gennaio.
La prima serve a scongiurare il dimezzamento dell’aliquota agevolata prevista dalla misura Transizione 4.0 di cui Confagricoltura chiede la proroga anche per l’anno in corso. Un provvedimento necessario per continuare a incentivare la propensione agli investimenti delle imprese agricole nel percorso di transizione tecnologica ed ambientale. Di fondamentale importanza per la filiera è anche la proroga al 2023 dell’applicazione della compensazione del 9,5% sul calcolo dell’Iva per le cessioni di bovini e suini vivi per sostenere due comparti particolarmente colpiti dalla crisi.
Quest’anno scade l’incentivo stabilito in legge di Bilancio 2020 per il triennio 2020-2022 destinato agli investimenti in colture arboree pluriennali come frutteti, vigneti ed oliveti. Trattandosi di colture caratterizzate da rese che richiedono almeno tre anni di tempo, Confagricoltura chiede che gli incentivi in favore delle imprese agricole soggette alla determinazione del reddito d’impresa, vengano rinnovati anche per il prossimo triennio. Confagricoltura ha chiesto poi l’estensione fino al 30 giugno 2023 della validità dei certificati di abilitazione all’acquisto e all’utilizzo dei prodotti fitosanitari, scaduti lo scorso anno, e la proroga della revisione delle macchine agricole per i veicoli immatricolati entro il 31 dicembre 1983. La proroga dell’obbligo è necessaria stante la mancanza del quadro di riferimento e per l’impatto organizzativo ed economico che il nuovo adempimento può avere sulle imprese.