11/03/2022

Il 2 marzo stata approvata definitivamente la legge dal titolo: “Disposizioni per la tutela, lo sviluppo e la competitività della produzione agricola, agroalimentare e dell’acquacoltura con metodo biologico”. Arrivata dopo 15 anni di attesa, giunge ora in un momento particolare delle politiche Ue, con la strategia Farm to Fork che punta ad una crescita importante delle superfici coltivate (25% di superficie agricola entro il 2030). Al di là dell’indirizzo politico, messo in discussione proprio in questi giorni per la situazione di emergenza dovute agli approvvigionamenti, va registrato il crescente interesse dei consumatori verso i prodotti biologici e l’incremento della domanda.

La legge italiana si è posta l’obiettivo di disciplinare alcuni aspetti relativi alla produzione biologica. Essa prevede la costituzione di un Tavolo tecnico e l’istituzione di un marchio per il biologico 100% made in Italy. Ci sarà inoltre un Piano d’azione nazionale con lo scopo di favorire la conversione al metodo biologico delle imprese agricole, rafforzare la filiera, incentivare i consumi. Inoltre, è previsto un piano nazionale delle sementi biologiche, un fondo per lo sviluppo della produzione, sostegni per la ricerca e per la formazione professionale. Infine, la legge regolamenta i distretti biologici e le organizzazioni interprofessionali.

Ricordiamo che l’Italia, con 70mila produttori e 2,1 milioni di ettari, è un Paese leader in Europa per la produzione biologica. Il settore, per motivi sociali e commerciali, prima che politici, ha ampie possibilità di crescita a cui contribuirà con iniziative di sindacali e di supporto tecnico anche la nostra associazione.