30/09/2022

Il Piano strategico nazionale dell’Italia per l’applicazione della nuova Pac che entrerà in vigore nel 2023 è in partenza per Bruxelles nella versione rivista e corretta rispetto al documento presentato dal nostro Paese alla fine dello scorso anno, rispetto al quale la Commissione UE aveva sollevato una serie di richieste e di obiezioni.

Le modifiche al PSP, concordate tra il Mipaaf e le Regioni, sono state presentate al Tavolo di partenariato durante una riunione, tenuta dal Ministro uscente Patuanelli, che si è svolta lo scorso 28 settembre.

Per quanto riguarda gli aiuti diretti non ci sono sostanziali variazioni. L’ammontare complessivo annuo delle risorse ad essi destinate sarà di 3,496 miliardi di euro che verranno ripartiti per i seguenti interventi:
-         il sostegno di base al reddito per la sostenibilità (48% delle risorse);
-         i regimi per il clima e l’ambiente (ecoschemi) (25% delle risorse);
-         il sostegno redistributivo (circa 81,7 euro/Ha per i primi 14 ettari per aziende con massimo 50 ettari);
-         il sostegno complementare al reddito per i giovani agricoltori (circa 83,5 euro/Ha per massimo 90 Ha);
-         il sostegno accoppiato al reddito (15% delle risorse).

Come detto in più occasioni i titoli verranno ricalcolati sulla base di un processo di rimodulazione e di convegenza interna. Nel 2023 il valore medio nazionale del nuovo pagamento di base  sarà di 167 euro. Per ottenere l’aiuto di base sarà necessario rispettare le norme della condizionalità rafforzata.

Tra le novità contenute nel nuovo documento presentato a Bruxelles si evidenzia un’accelerazione della “convergenza interna” tra i diversi importi dei pagamenti, ma con la conferma della riduzione massima del 30% dei pagamenti percepiti nel 2022.

Gli ecoschemi (specifiche pratiche colturali considerate a maggiore valenza ambientale volontarie per l’agricoltore) proposti con la prima versione del piano sono stati confermati con qualche modifica, soprattutto per quanto riguarda l’ecoschema 4.

Li ricordiamo di seguito:
ECO1 – pagamento per la riduzione dell’antimicrobico resistenza e il benessere degli animali;
ECO2 – inerbimento delle colture arboree;
ECO3 – salvaguardia degli olivi di particolare valore paesaggistico;
ECO4 – sistemi foraggeri estensivi con avvicendamento;
ECO5 – misure specifiche per gli impollinatori. 

Per quanto riguarda l’erogazione degli aiuti accoppiati, a partire dal 2024 saranno stati aggiunti nuovi adempimenti per gli agricoltori, tra cui l’uso di sementi certificate e l’adesione al Sistema di qualità per il benessere degli animali.

Il Piano infine riporta l’accordo con le regioni per la messa sulle diverse misure per lo sviluppo rurale che verranno attuate nel periodo 2023-2027 per un ammontare di risorse di circa 16 miliardi di euro.

La nuova versione del PSP dovrà ora essere esaminata dalla Commissione e cui seguirà un confronto bilaterale per giungere alla versione definitiva del piano entro l’anno. Non sono quindi da escludere ulteriori modifiche sui contenuti della nuova Pac.

Considerata l’urgenza di programmare le semine le associazioni di Confagricoltura Rovigo, tramite la consulenza degli uffici tecnici e gli incontri programmati, stanno fornendo a tutte le aziende interessate le informazioni indispensabili sulla riforma della Pac.