18/03/2022

Il commissario europeo all’Agricoltura, Janusz Wojciechowski ha annunciato che verranno sbloccate le riserve di crisi della Pac che ammontano a 500 milioni euro, e che la Commissione UE ha accettato la deroga relativa all’obbligo delle superfici a riposo.

Le riserve di crisi della Pac, che appunto ammontano a 500 milioni di euro, potranno essere triplicate grazie al cofinanziamento nazionale. All’Italia arriverebbero circa 50 milioni di euro a cui si aggiungerebbe un cofinaziamento di 100 milioni. Considerate le enormi difficoltà che sta vivendo il settore per l’esplosione dei costi delle materie prime e dell’energia si tratta di importi del tutto inadeguati. La situazione esige infatti un intervento finanziario molto più importante da parte della UE. Questa è la posizione di Confagricoltura.

Positiva è comunque la deroga alla messa a riposo delle superfici (pensiamo ci si riferisca alle superfici di interesse ecologico (EFA) a cui sono obbligate le aziende agricole con più di 15 ettari) che nel caso dell’Italia riporterebbero alla normale produzione oltre 200 mila ettari. «La Ue è chiamata ad aumentare la propria produzione agricola per contribuire a evitare una crisi alimentare a livello internazionale», ha detto il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, che in questi giorni è a Bruxelles per illustrare le proposte dell’associazione in vista della riunione del Consiglio Agricoltura Ue di lunedì prossimo.

Un primo pacchetto di misure per fronteggiare l’emergenza è stato predisposto anche dal Mipaaf e in questi giorni sarà sottoposto all’approvazione del Consiglio dei Ministri. Le misure prevedono: la moratoria sui mutui e la rinegoziazione delle esposizioni bancarie con la possibilità dell’assistenza di Ismea relativamente alle garanzie; la sospensione dei contributi previdenziali per un massimo di 7 mesi; un intervento specifico a favore delle imprese agricole energivore (serre, allevamenti, essiccatoi) finora escluse da altri provvedimenti. Tutte le misure erano state chieste a gran voce da Confagricoltura.