04/04/2019

 È stata pubblicata sul Bur del 19 marzo scorso la deliberazione del Consiglio Regionale con la quale è stato definito il programma triennale per il sostegno al settore dell’apicoltura.

Il programma regionale prevede nell’arco del triennio 2020 – 2022 l’attivazione delle seguenti misure ed azioni:

-      Misure per l’assistenza tecnica agli apicoltori e alle loro organizzazioni

Come nel precedente periodo di programmazione, proseguiranno le azioni d’assistenza tecnica alle aziende. Inoltre si cercherà di fornire agli apicoltori, tramite idonei interventi informativi e di aggiornamento, seminari, sussidi didattici, convegni, ecc., una conoscenza tecnica che dovrebbe permettere una gestione sempre più razionale dell’attività apistica nel rispetto della naturalità e salubrità dei prodotti.

-      Lotta contro gli aggressori e le malattie dell’alveare, in particolare la varroasi

Il piano di intervento indicherà le strategie di lotta contro le malattie dell'alveare tramite indagini sul campo, misure per attrezzature come arnie con fondo a rete antivarroa e farmaci veterinari
 

-      Misure dl sostegno ai laboratori dl analisi dei prodotti dell'apicoltura al fine di aiutare gli apicoltori a commercializzare e valorizzare i loro prodotti

È previsto il finanziamento per l’analisi sul miele e i prodotti dell’apicoltura

-      Misure di sostegno del ripopolamento del patrimonio apicolo dell’unione

Allo scopo di favorire il ripopolamento del patrimonio apistico regionale interessato da perdite imputabili a condizioni climatiche sfavorevoli che hanno caratterizzato negli ultimi anni anche il Veneto, la Regione prevede il contributo per acquisto di sciami, nuclei, pacchi d’api ed api regine

-      Collaborazione con organismi specializzati per la realizzazione di programmi di ricerca applicata dell’apicoltura e dei prodotti dell’apicoltura

-      Miglioramento della qualità dei prodotti per una loro maggiore valorizzazione sul mercato

L’obbiettivo è la valutazione dei parametri chimico/fisici del miele e all’identificazione di eventuali residui di acaricidi di sintesi, di oli essenziali e acidi organici, che possono essere presenti a seguito dei trattamenti per il controllo della varroatosi, e di tossine vegetali naturalmente presenti in taluni pollini. La Misura è attuata attraverso l’effettuazione di analisi di laboratorio realizzate in collaborazione tra gli Istituti Enti di ricerca con le forme associate.

Il piano prevede uno stanziamento di risorse per tre anni pari a oltre 3 milioni di euro.

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