10/10/2025

Con l’avvicinarsi della fine dell’anno, le aziende che hanno pianificato investimenti in nuovi beni strumentali con i requisiti 4.0, per beneficiare del relativo credito d’imposta dovranno monitorarne lo stato avanzamento lavori, in quanto è previsto che debbano terminare entro il 30/6/2026.

Detto termine interessa sia chi ha prenotato l’investimento entro il 31/12/2024 e sia chi lo ha fatto entro il 31/12/2025. La differenza consiste nel fatto che nel primo caso (aziende con ordine accettato da parte del venditore e pagamento di almeno il 20% di acconto entro il 2024) non è previsto alcun vincolo di tetto di spesa. Invece, coloro che hanno prenotato l’investimento dopo il 31/12/2024 sono soggetti ad un limite di spesa a carico dello Stato pari a 2,2 miliardi, all’esaurimento dei quali non si potrà più beneficiare del credito d’imposta e diventa quindi rilevante l’ordine cronologico di invio della comunicazione preventiva al GSE. Per verificare il rispetto del plafond di spesa complessivo, le aziende devono trasmettere 3 distinte comunicazioni tramite il sito del GSE (preventiva, preventiva con acconto e di completamento). Nel sito istituzionale del GSE è al momento riportato che “alla data del 29 luglio 2025, risultano ancora disponibili risorse per un importo pari a 686.372.544,73 milioni di euro”.

Ricordiamo che il credito è pari al 20% del costo dell’investimento, utilizzabile in compensazione nel modello F24 in 3 rate annuali a partire dall’anno di interconnessione.