03/10/2025
Come ribadito in prcedenza, con la Legge di Bilancio 2024, le imprese, con sede legale in Italia, che siano tenute all’iscrizione nel Registro delle Imprese, hanno l’obbligo di stipulare un’assicurazione per la protezione dai rischi catastrofali.
Sono escluse, tuttavia, dall’obbligo in questione i coltivatori diretti, gli artigiani, i piccoli commerciali ma soprattutto le imprese agricole, a favore delle quali già è operativo il Fondo mutualistico nazionale AgriCat per la copertura dei danni catastrofali meteoclimatici alle produzioni agricole causati da alluvione, gelo, brina e siccità. Ricordiamo che AgriCat opera a favore di ciascun agricoltore che presenta una domanda unica nell’anno di interesse, con riferimento alla presenza di colture su terra, dichiarate nel Piano di coltivazione.
L’obbligo di contrarre apposita polizza assicurativa è entrato in vigore in tempi diversi a seconda delle dimensioni e delle caratteristiche delle singole imprese:
- per le imprese di grandi dimensioni dal 31.03.2025,
- per le medie imprese dal 01.10.2025,
- per le micro e piccole imprese dal 31.12.2025.
Come chiarito con D.M. 18/2025, tra gli eventi calamitosi e catastrofali, che devono essere coperti da polizza assicurativa, rientrano anche alluvioni, inondazioni, esondazioni, terremoti e frane. L’obbligo di stipula deve essere esteso a terreni, fabbricati, impianti, macchinari, attrezzature industriali e commerciali, purché non siano già tutelati da altra polizza assicurativa.
La mancata stipulazione di un’assicurazione contro i c.d. danni catastrofali non costituisce un illecito sanzionato ma preclude l’eventuale assegnazione di contributi, sovvenzioni o agevolazioni di carattere finanziario a valere su risorse pubbliche.
Ogni pubblica amministrazione è tenuta ad individuare gli incentivi di propria competenza, rispetto ai quali sarà precluso l’accesso per le imprese che non abbiano stipulato la polizza assicurativa contro i danni catastrofali entro i termini di legge.
Allo stato, per quanto noto, solo il Ministero delle Imprese e del Made in Italy – MIMIT – ha provveduto all’adozione del decreto di cui al periodo che precede, menzionando i seguenti incentivi:
- contratti di sviluppo,
- interventi di riqualificazione destinati alle aree di crisi industriale,
- regime di aiuto per la nascita e lo sviluppo di società cooperative di piccola e media dimensione,
- sostegno alla nascita e allo sviluppo di start up innovative,
- agevolazioni a sostegno di progetti di ricerca e sviluppo per la riconversione dei processi produttivi,
- fondo per la salvaguardia dei livelli occupazionali e la prosecuzione dell’attività di impresa,
- mini-contratti di sviluppo,
- agevolazioni alle imprese per la diffusione ed il rafforzamento dell’economia sociale,
- sostegno per l’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili nelle PMI,
- finanziamento di start-up,
- supporto a start-up e venture capital attivi nella transizione ecologica.