24/10/2025

Lo scorso 21 ottobre il Ministero della Salute, Direzione sanità animale, ha inviato una nota con l’aggiornamento della situazione epidemiologica sull’Influenza Aviaria, con cui veniva comunicato che, alla suddetta data, erano stati rilevati 6 i focolai di HPAI del sottotipo H5N1.

Oltre ai casi confermati nel Comune di Povoletto (UD) e Oppeano (VR) erano stati accertati altri 4 focolai di cui due in allevamenti di tacchini nel Comune di Isola della Scala (VR), uno in Provincia di Alessandria in un allevamento di riproduttori di polli da carne e uno infine in un allevamento familiare a Minerbio (BO).  In quasi tutti questi allevamenti è stato riscontrato un aumento di mortalità iniziato spesso in maniera subdola mentre in alcuni casi la conferma è arrivata grazie ai controlli pre carico per il macello.

Considerata la situazione, la Direzione Sanita Animale ha disposto la creazione di una ZUR (zona di ulteriore restrizione) che comprende territori delle regioni Veneto e Lombardia nella quale l’autorità competente locale ha disposto il blocco momentaneo degli accasamenti dei tacchini, divieto di sfoltimento negli allevamenti di broiler, sospensione di fiere e mercati. I provvedimenti del Ministero della Salute e della Regione si possono trovare nel sito Resolve Veneto.

I virus coinvolti nei focolai di Povoletto (UD) e Isola della Scala (VR) differiscono da quelli precedentemente riscontrati nei focolai della prima fase epidemica 2024-25 e anche da quelli circolanti in Europa nel periodo estivo. Gli studi filogenetici effettuati dal CRN IA insieme ai dati epidemiologici raccolti fanno propendere quale causa dei focolai delle introduzioni primarie causate da uccelli selvatici.

Tra i fattori di rischio sono stati rilevati la vicinanza ad aree umide nonché la possibile mancata osservazione delle previste misure di biosicurezza da parte degli operatori.

La Direzione Sanità animale ha quindi rinnovato la richiesta alle Regioni di verificare la scrupolosa adozione delle misure di biosicurezza negli stabilimenti avicoli e di sensibilizzare gli operatori a segnalare ai servizi veterinari delle ASL  eventuali sospetti in particolare connessi a rialzi di mortalità anche minimi e con contestuale presenza di animali sani e normale consumo di mangime.