19/12/2025
Nei giorni scorsi il Comitato Speciale Agricoltura ha approvato il cosiddetto Pacchetto Vino. L’accordo raggiunto è un passo essenziale per fare proseguire l’iter legislativo che prevede come prossimo passo il voto del Parlamento europeo e del Consiglio annunciato per il febbraio 2026.
Il pacchetto è particolarmente atteso dalla filiera, in quanto contiene numerose proposte avanzate dall’Italia. Per consolidare i mercati e far fronte ad una situazione geopolitica sempre più complessa, la durata della misura della promozione nei Paesi Terzi potrà infatti essere estesa fino a 9 anni. Sempre per la promozione nei Paesi terzi, ma anche per le misure relative agli investimenti, alla ristrutturazione e riconversione dei vigneti con finalità ambientali, è previsto l’aumento del contributo comunitario.
Positivo l’inserimento del ruolo dei Consorzi di tutela nella gestione e rafforzamento della filiera per adattarsi all’evoluzione del mercato. Andando incontro alle richieste di semplificazione in materia di etichettatura, viene confermata la possibilità di utilizzare un simbolo o un pittogramma utili ad individuare quanto contenuto nel QR code in etichetta.
Tra le altre novità previste, si evidenzia l’inserimento della nuova misura della prevenzione delle fitopatie, con un contributo unionale previsto fino al 100%, l’adozione della dicitura “zero alcohol” per i prodotti con titolo alcolometrico fino allo 0,5% e di “alcohol reduced” per quelli con un contenuto alcolico compreso tra lo 0,5% e il 30% del titolo alcolometrico minimo previsto per la categoria di appartenenza.
Introdotte le misure di crisi quali la distillazione, la vendemmia verde e l’estirpo, finanziabili con fondi nazionali.
