12/07/2025

In vista della scadenza per la presentazione degli emendamenti al pacchetto di semplificazione della PAC, Confagricoltura ha preso contatti con gli europarlamentari per illustrare le proprie proposte e contribuire in modo costruttivo al miglioramento del testo elaborato dalla Commissione europea. Tra i punti prioritari segnalati, particolare attenzione è stata rivolta alla semplificazione in materia di condizionalità. Confagricoltura ha chiesto di chiarire che la conformità dell’agricoltura biologica alle norme BCAA 1, 3, 4, 5 e 6 e 7 debba essere estesa non solo alle aziende interamente certificate ai sensi del Reg. UE 2018/848, ma anche alle aziende in conversione e a quelle miste, per la parte condotta secondo i criteri biologici. La stessa possibilità di adeguamento dovrebbe valere anche per le aziende che adottano la produzione integrata, quale ulteriore strumento di sostenibilità. Sul fronte dei pagamenti diretti, Confagricoltura ha espresso forti riserve sulla modifica del regime semplificato per i piccoli agricoltori, che prevede di portare a 2.500 euro il limite massimo per il pagamento annuale. Tale misura rischia di accentuare la frammentazione aziendale invece di favorire l’aggregazione e la competitività, ostacolando così il rafforzamento delle imprese agricole orientate al mercato. Per questo motivo, è stata richiesta la soppressione di tale modifica. In merito agli strumenti di gestione del rischio, Confagricoltura ha ribadito la necessità di mantenere l’impianto attuale, con particolare riferimento alla riserva di crisi. È stato inoltre presentato un emendamento alternativo per chiarire l’applicazione dell’articolo 19 del Regolamento 2115/2021, relativo alla trattenuta del 3% dei pagamenti diretti destinata al finanziamento degli strumenti di gestione del rischio. Infine, in linea con la “Visione per l’agricoltura e l’alimentazione” della Commissione europea, Confagricoltura propone di trasformare alcuni obblighi di condizionalità in impegni volontari, da incentivare tramite eco-schemi o interventi agro-climaticoambientali (ACA). Un approccio più orientato alla collaborazione con gli agricoltori e al riconoscimento del loro ruolo nella transizione ecologica, piuttosto che all’imposizione di vincoli rigidi, può infatti favorire una maggiore efficacia degli interventi e un’adesione più convinta nel settore.