14/11/2025

Con la circolare INPS 28 ottobre 2025, n. 139, l’Istituto illustra la disciplina del nuovo Bonus mamme, un contributo mensile di 40 euro destinato alle lavoratrici con almeno due figli. La misura, prevista dal decreto-legge 95/2025 (legge 8 agosto 2025, n. 118), sostituisce temporaneamente l'esonero contributivo inizialmente programmato, posticipato al 2026.

Il Bonus spetta alle:

  • madri con due figli: fino al compimento dei 10 anni del secondo figlio;
  • madri con tre o più figli: fino ai 18 anni del figlio più piccolo (escluse le titolari di contratti a tempo indeterminato).

Possono accedervi lavoratrici dipendenti (pubbliche e private, escluso il lavoro domestico) e autonome iscritte a gestioni previdenziali obbligatorie, comprese le casse professionali e la Gestione Separata.

Il reddito da lavoro annuo non deve superare i 40.000 euro.

L'importo di 40 euro mensili, esentasse e non rilevante ai fini ISEE, verrà erogato dall'INPS in un'unica soluzione a dicembre 2025, per le mensilità spettanti da gennaio a dicembre, per un massimo di 480 euro annui. Verrà erogato entro il mese di febbraio 2026 per le restanti domande non liquidate a dicembre.  

Sono escluse dal Bonus le lavoratrici madri con tre o più figli, titolari di contratto a tempo indeterminato. Queste ultime possono accedere all’esonero contributivo in busta paga (fino a 3 mila euro)  per la quota di contributi posta a loro carico.

Il termine per presentare la domanda è stato prorogato al 9 dicembre 2025 per chi ha già maturato i requisiti. Il termine sarà invece il 31 gennaio 2026 per chi matura i requisiti dopo il 9 dicembre ma, comunque, entro il 31 dicembre 2025.

È possibile richiedere il Bonus attraverso il servizio online, accedendo tramite le proprie credenziali (la lavoratrice deve identificarsi tramite SPID di livello 2, Carta d’identità elettronica, Carta nazionale dei servizi o eIDAS). Dopo l'invio della domanda, è possibile monitorare lo stato di lavorazione, consultare le ricevute e aggiornare le modalità di pagamento.

In alternativa al servizio online, è possibile presentare la domanda tramite il patronato di Confagricoltura  o rivolgendosi Contact Center dell’Inps.