24/05/2019

È stato firmato nei giorni scorsi presso la sede del Consiglio Regionale, il protocollo di intesa per contrastare il caporalato e lo sfruttamento lavorativo in agricoltura.

Siglato tra Regione Veneto, Veneto Lavoro, Agenzia nazionale per le politiche del lavoro, Ispettorato interregionale del lavoro, Inps, Inail, sindacati, associazioni datoriali e rappresentanze delle cooperative del mondo agricolo, il patto impegna i sottoscrittori a condividere le banche dati e a fare squadra per prevenire e contrastare fenomeni di sfruttamento lavorativo e pratiche illegali nei lavori agricoli.

“Questo protocollo rappresenta una sinergia importante tra la politica, le associazioni di categoria e i sindacati per prevenire e combattere il caporalato, perché il vero contrasto alle forme di sfruttamento in agricoltura le si fa solo entrando nel mercato del lavoro, facendosi portatori di legalità” ha affermato Luigi Bassani, direttore di Confagricoltura Veneto.

“Concordiamo con il presidente Luca Zaia che il fenomeno in Veneto è ancora contenuto rispetto ad altre regioni italiane – sottolinea Bassani – e che il provvedimento punta soprattutto alla prevenzione del fenomeno. Tuttavia occorre un impegno da parte di tutti per scongiurare forme di sfruttamento e illegalità che rischiano di prendere sempre più piede nelle campagne. E dicendo tutti ci riferiamo anche al commercio e ai consumatori. Il caporalato si combatte anche a tavola e facendo la spesa, con una consapevolezza negli acquisti: quando si comprano ortaggi a 20 centesimi il chilo o l’olio a 3 euro bisogna porsi la domanda come sia stato possibile ribassare i prezzi in maniera così consistente”.