29/04/2022

Il 19 aprile scorso Confagricoltura è intervenuta al Tavolo di partenariato economico-sociale sul recepimento della Riforma della PAC in Italia al quale ha partecipato anche il Ministro Patuanelli. Al centro della discussione il metodo di lavoro per il riscontro alle numerose osservazioni inviate dalla Commissione europea all’Italia in merito alla bozza di Piano Strategico Nazionale. Confagricoltura è intervenuta rimarcando la assoluta inadeguatezza della PAC attuale rispetto al mutato contesto che richiederebbe un completo ripensamento visto che questa PAC è ormai non più orientata al mercato. È stata comunque ribadita la necessità di difendere le scelte effettuate in occasione della stesura del piano strategico che non vanno modificate (questo costituisce una “linea rossa” di Confagricoltura). È stato avviato un negoziato cui l’Italia deve partecipare con convinzione portando le nostre istanze, chiedendo una PAC adeguata ai tempi e senza deflettere sulla impostazione data al PSN. Semmai si dovrebbe approfittare dell’occasione per inserire quelle flessibilità nelle regole che, a parità di legislazione, possiamo modificare per salvaguardare produzione, produttività e competitività delle imprese; come ha previsto la Commissione per il 2022 ma non– benché lo avesse dichiarato – per gli anni a venire. Infine, in merito alla condizionalità sociale Confagricoltura ha ricordato che sebbene si chieda a viva voce da più parti la entrata in vigore dal 2023, tuttavia ciò non deve implicare una applicazione ad ogni costo magari con onerose complicazioni burocratico-amministrative a causa di un sistema non del tutto performante; la posizione del Ministero è stata quindi realista e non certo criticabile.