17/01/2021

 In sede di approvazione del ddl “legge di bilancio 2021” sono stati inseriti quattro commi che definiscono un sistema del tutto nuovo per il monitoraggio delle produzioni cerealicole.

In sostanza si prevede che:
-          Chiunque detenga a qualsiasi titolo cereali e farine di cereali è tenuto a registrare in un apposito registro telematico istituito nell’ambito del SIAN, tutte le operazioni di carico e scarico che riguardano quantità del singolo prodotto superiori a 5 tonnellate annue;
-          La registrazione delle operazioni di cui sopra - che comprendono quelle di vendita o trasformazione di cereali o sfarinati, di provenienza nazionale, unionale o da Paesi terzi - è effettuata entro sette giorni lavorativi dalla effettuazione delle operazioni stesse;
-          La non istituzione del registro è soggetta a sanzione amministrativa pecuniaria da euro 5mila a euro 20mila; il non rispetto delle modalità di tenuta del registro determina invece una sanzione compresa tra mille e 5mila euro. Nel caso in cui le violazioni riguardino quantitativi superiori a 50 tonnellate di cereali o sfarinati, si applica la sanzione accessoria della chiusura dello stabilimento per un periodo tra sette e trenta giorni. L’autorità competente per l’irrogazione delle sanzioni è l’Icqrf.

Le modalità attuative del sistema di monitoraggio delle produzioni cerealicole è previsto con decreto del Mipaaf da emanare entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di bilancio 2021. Sono previsti oneri per il solo anno 2021 pari ad un milione di euro.

Il sistema di monitoraggio replica in sostanza quanto già previsto con la registrazione telematica delle produzioni vitivinicole e oleicole e contribuirà ad un accurato monitoraggio delle produzioni cerealicole presenti nel territorio nazionale, ivi compresa una misurazione delle giacenze e dei flussi di prodotto da e per i Paesi esteri. Naturalmente sono da valutare, in sede attuativa, le possibilità di ridurre l’impatto in termini burocratici di questo nuovo adempimento che, benché il dispositivo legislativo lasci poco margine di manovra, potrebbe essere limitato esclusivamente alle operazioni essenziali per valutare l’andamento di mercato delle commodities cerealicole. Dalle informazioni assunte informalmente presso il Mipaaf la produzione risicola sarebbe esclusa dall’ambito di applicazione del provvedimento.