04/03/2023

Nell’interlocuzione con i decisori pubblici, Confagricoltura sta richiamando la loro attenzione, mediante documenti di posizione, proposte emendative e attività istituzionali, sull’importanza di una strategia che attivi politiche economiche volte a contrastare il possibile peggioramento della qualità del credito e, dunque, la possibilità di una crescita nel 2023 dei crediti deteriorati.
Nello scenario di base presentato nel Bollettino economico della Banca D’Italia ad inizio anno, si è ipotizzato che le tensioni associate alla guerra si mantengano ancora elevate nei primi mesi del 2023. Alla luce dei dati ivi esposti, Confagricoltura ha evidenziato alle Istituzioni l’importanza del loro sostegno affinché venga concessa una moratoria sui prestiti che aiuti a gestire una rimodulazione dei pagamenti, per attenuare le tensioni finanziarie delle imprese, già appesantite dal ricorso massivo al credito bancario per far fronte alla crisi pandemica. Si tratterebbe di una misura che, non generando indebitamento ulteriore, offrirebbe alle imprese stesse di riprendersi economicamente e di far fronte agli impegni assunti. Inoltre, tale misura risulterebbe idonea anche per le Banche, perché meno si indebitano i clienti più si riduce la possibilità che si formino nuovi crediti deteriorati (NPL).
Inoltre, al fine di massimizzare il contributo delle Banche nell’attuazione degli investimenti connessi al PNRR, Confagricoltura sta evidenziando ai decisori pubblici l’opportunità di rafforzare gli strumenti di garanzia pubblica a favore delle imprese, concessi dal Fondo PMI e dall’ ISMEA, per agevolare gli interventi delle Banche in un momento di crisi caratterizzato dall’aumento dei tassi di interesse, e di irrobustire gli strumenti di finanza agevolata quali la “Nuova Sabatini”. In merito a quest’ultimo tema, a causa dell’attuale difficoltà in cui versa il sistema produttivo nazionale a seguito anche dell’aggressione dell’Ucraina da parte della Russia, forti ritardi, purtroppo, continuano a registrarsi nella produzione e nella consegna dei beni strumentali ordinati dalle imprese. Pertanto Confagricoltura si è attivata per richiedere alle Istituzioni competenti la proroga per ulteriori 6 mesi, limitatamente alle iniziative con contratto di finanziamento stipulato dal 1° gennaio 2022 al 31 dicembre 2023, del termine di 12 mesi previsto per l’ultimazione degli investimenti.