09/02/2024

Quando il pragmatismo prevale sull’ideologia è sempre una buona notizia. Finalmente la Commissione europea ha annunciato di voler ritirare la proposta di regolamento sui fitofarmaci già respinta dalla Parlamento UE a seguito delle pressioni esercitate delle associazioni agricole europee.

La proposta, come si ricorderà, prevede la riduzione entro il 2030 del 50 per cento dell’utilizzo dei fitofarmaci. In Italia il taglio avrebbe potuto superare addirittura il 60 per cento. La nostra linea è stata chiara fin dall’inizio e ha contributo a bloccarne l’iter di approvazione. Il ricorso alle medicine delle piante nei processi produttivi va ridotto, come già si sta verificando, ma ogni divieto deve prevedere un’alternativa valida sotto il profilo tecnico ed economico.

Il ritiro della proposta di regolamento sui fitofarmaci dimostra che la soluzione dei problemi che stanno affrontando gli agricoltori vanno risolti in larga misura a Bruxelles. Per questo abbiamo deciso di tenere nella capitale belga un’assemblea straordinaria il 26 febbraio.

Ora va sospesa l’entrata in vigore delle nuove misure in materia di emissioni industriali estesa agli allevamenti e sul ripristino della natura. I testi potranno essere rivisti alla luce dei risultati del dialogo strategico sul futuro dell’agricoltura promosso dalla Commissione UE. E’ una questione di coerenza.