29/05/2020

"Aumentano i fondi assegnati al settore agricolo, ma resta la riduzione sull’attuale bilancio. E trova conferma l’orientamento negativo nei confronti delle imprese". E’ l'opinione di Confagricoltura relativamente alle proposte sul bilancio agricolo presentate oggi dalla Commissione europea nel contesto del quadro finanziario dell’Unione per il periodo 2021-2027.

Confagricoltura prende atto del miglioramento rispetto al progetto presentato dalla precedente Commissione nel maggio 2018. Ritiene però che vada riconosciuto il ruolo essenziale svolto dall’agricoltura e dal sistema agroalimentare nell’emergenza sanitaria. Occorre perciò fare di più, confermando l’attuale dimensione del bilancio agricolo.

La dotazione PAC del bilancio UE post 2021 aumenta di 21 miliardi di euro. Rispetto alla proposta del 2018 i tagli allo Sviluppo rurale sono quasi azzerati per realizzare gli obbiettivi ambiziosi di Farm to Fork e biodiversità. Con questa nuova proposta di dotazione finanziaria per l'agricoltura europea avremo così nel periodo 2021-2027 una disponibilità di 258 miliardi di euro per i pagamenti diretti e 90 miliardi per lo sviluppo rurale. 

Preoccupa comunque la conferma dell’orientamento negativo nei confronti delle imprese di maggiore dimensione, alle quali dovrebbero essere ridotti i trasferimenti della PAC. Il risultato sarebbe una perdita di efficienza e competitività.

La pandemia ha messo in evidenza che il cibo è un bene a valenza pubblica e che, quindi, occorre tutelare il potenziale produttivo dell’Unione europea. Invece, per effetto delle proposte della Commissione, verrebbe penalizzata l’attività delle imprese che producono per il mercato e meglio integrate con le altre parti della catena alimentare. Per di più, solo un sistema di aziende efficienti è in grado di far avanzare il processo verso una sempre maggiore sostenibilità ambientale delle fasi produttive.

Confagricoltura presenterà le sue proposte al governo e al Parlamento europeo, per salvaguardare i livelli produttivi e per consentire al sistema agroalimentare di dare il massimo contributo alla ripresa economica.