27/07/2023

Il 21 luglio 2023 è stato emanato il nuovo Avviso della misura PNRR M2C1 I 2.2 "Parco Agrisolare" relativo al finanziamento di impianti fotovoltaici da installare su edifici a uso produttivo nei settori agricolo, zootecnico e agroindustriale, con le risorse residue disponibili che ammontano a circa 1 miliardo di euro. Le domande dovranno essere presentate tramite la Piattaforma informatica predisposta dal GSE, accessibile dall'Area Clienti GSE a partire dalle ore 12 del giorno 12 settembre 2023 e fino alle ore 12 del giorno 12 ottobre 2023. All'Avviso (che si può scaricare dal sito del Ministero dell’agricoltura) sono allegati i seguenti documenti: allegato A "Regolamento Operativo"; allegato B "Codici ATECO Agrisolare"; allegato C "Allegati TFUE"; allegato D "Simulatore analisi controfattualità grandi imprese".

La pubblicazione del Regolamento operativo ha consentito di stabilire, in modo puntuale rispetto alle prime indicazioni contenute nel Decreto Ministeriale, l’elenco dei documenti che ciascun interessato dovrà predisporre per presentare la domanda e partecipare, dal 12.09.2023, ai finanziamenti del Bando PNRR “Agrisolare”.

Questi i documenti da presentare:

  1. la dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà (DSAN), generata automaticamente dal sistema al termine del caricamento della domanda, secondo il modello che compare all’Allegato 2, che non è emendabile né modificabile in alcun suo punto;
  2. un documento di identità in corso di validità;
  3. la relazione tecnica descrittiva del progetto di realizzazione dell’impianto fotovoltaico, timbrata e firmata da un professionista abilitato;
  4. la visura catastale degli immobili oggetto di intervento, che rechi l’indicazione della categoria catastale o la dichiarazione di ruralità;
  5. la planimetria degli immobili su cui l’impianto deve essere realizzato, con la rappresentazione in pianta ed eventuali particolari costruttivi;
  6. lo schema elettrico unifilare di progetto redatto da un professionista abilitato con la rappresentazione dei componenti principali del generatore fotovoltaico. In caso di impianto preesistente, dovrà darsi indicazione delle relative porzioni. Lo schema dovrà contenere i principali tracciati elettrici, le derivazioni dei carichi elettrici, i servizi ausiliari, l’esatto posizionamento del sistema di accumulo e/o del dispositivo di ricarica (nel caso la domanda di contributo riguardi il finanziamento anche di questi ultimi);
  7. il dossier fotografico ante operam costituito da almeno cinque riproduzioni fotografiche con diversa inquadratura dello stato dei luoghi;
  8. le bollette elettriche dell’anno di maggior consumo;
  9. la relazione di calcolo di conversione del fabbisogno termico con relative fatture di acquisto;
  10. in caso di impianto già esistente, l’attestazione CENSIMP;
  11. il report in pdf dal sito PVGIS.

Nel caso si realizzino anche uno o più interventi complementari (rimozione e smaltimento dell’amianto, realizzazione dell’isolamento termico dei tetti, realizzazione di un sistema di aerazione) dovranno essere presentati, in aggiunta:
(a)   il dossier fotografico della copertura in amianto con cinque fotografie che dimostrino la presenza dell’eternit o dell’amianto;
(b)   la relazione tecnica descrittiva del progetto di realizzazione dell’intervento complementare, timbrata e firmata da tecnico abilitato;
(c)   l’elaborato planimetrico con indicazione delle superfici oggetto di intervento, con rappresentazione in pianta, prospetto e sezioni delle superfici interessate e dei particolari costruttivi;
(d)   dichiarazione relativa al rispetto del principio DSNH “(non arrecare un danno significativo all’ambiente”), debitamente sottoscritta;
(e)   per i solo inteventi di coibentazione e/o aerazione, l’APE se disponibile, altrimenti apposita relazione tecnica firmate e asseverata dal professionista abilitato.

Per le grandi imprese, è necessario predisporre anche lo scenario controfattuale.

In caso di partecipazione aggregata, dovranno essere prodotte, altresì:

  • la dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà conforme al modello di cui all’allegato 2A;
  • la dichiarazione di ogni singola impresa che partecipa all’aggregazione, secondo l’allegato 2B.

Ciascun istante rimane, comunque, libero di dimettere l’ulteriore documentazione che ritenga necessaria per giustificare la domanda presentata.

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La relazione tecnica, che deve essere obbligatoriamente dimessa al momento della presentazione della domanda di partecipazione al bando, deve rispettare le prescrizioni specificamente stabilite al punto 6.2.1 del Regolamento operativo. Ergo, deve essere una relazione asseverata da un professionista abilitato che contenga:
- la descrizione esaustiva dell’intervento che si intende realizzare, lo stato di fatto, le ipotesi progettuali, le finalità del progetto e le modalità di esecuzione delle opere;
- l’indicazione dell’effettiva strumentalità del fabbricato o della serra. Il dato deve essere tanto più approfondito quando l’immobile non ricada nella categoria catastale D/10 o è privo della dichiarazione di ruralità;
- la stima preliminare dei costi e dei lavori;
- il cronoprogramma finanziario e delle attività tecnico-amministrative;
- la descrizione dei lavori, con specifico riferimento alle specifiche tecniche dei materiali che devono rispettare il principio del DNSH (si rimanda all’approfondimento in materia).

Nel caso, si proceda alla realizzazione di interventi complementari, la relazione deve altresì contenere:
- la descrizione esaustiva degli interventi, lo stato di fatto, le ipotesi progettuali, le finalità del progetto, le modalità di esecuzione delle opere;
- l’indicazione sulla strumentalità dell’immobile;
- in caso di smaltimento dell’amianto, la descrizione delle attività previste e delle superfici interessate;
- in caso di isolamento termico, la scelta del grado di coibentazione;
- in caso di aerazione, la sua attuazione mediante tetto ventilato e camini di evacuazione dell’aria;
- la stima preliminare dei costi e dei lavori;
- il cronoprogramma finanziario e delle attività tecnico-amministrative;
- la descrizione dei lavori con le specifiche tecniche dei materiali, che devono rispettare il principio DNSH.