14/07/2023

Lo scorso 6 luglio il Consiglio dei ministri ha approvato due importanti provvedimenti in materia di programmazione delle quote di stranieri da ammettere nel territorio italiano per motivi di lavoro. Riportiamo di seguito i contenuti salienti dei citati provvedimenti.

“Programmazione dei flussi d’ingresso legale in Italia dei lavori stranieri per il triennio 2023-2025”. Il Consiglio dei ministri ha approvato, in via preliminare, il DPCM recante la programmazione per ciascun anno del triennio 2023-2025. Saranno autorizzati ad entrare complessivamente 452.000 ingressi, secondo la suddivisione riportata nella tabella che segue.

PROVVEDIMENTO

INGRESSI PROGRAMMATI

FABBISOGNO RILEVATO

Decreto
2023-2025

2023 – 136.000
2024 – 151.000
2025 – 165.000

2023 – 274.800
2024 – 277.600
2025 – 280.600

 Il DPCM allarga i settori in cui i lavoratori potranno essere impiegati (tra questi vale la pena di segnalare l’assistenza familiare) e conferma una riserva di quote per il lavoro subordinato stagionale dei settori agricolo e turistico-alberghiero (senza fornire però il dettaglio delle quote). Viene inoltre prevista una ulteriore riserva di quote per i lavoratori provenienti da Paesi di origine o di transito che sottoscrivono accordi per facilitare la migrazione regolare e contrastare quella irregolare e le cui istanze di nulla osta siano presentate dalle organizzazioni maggiormente rappresentative a livello nazionale.

 

“Programmazione transitoria dei flussi d’ingresso legale in Italia dei lavori stranieri per l’anno 2022”. Sulla base delle previsioni normative recentemente introdotte, il Consiglio dei ministri ha approvato un decreto flussi integrativo al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 29 dicembre 2022, relativo alla programmazione transitoria dei flussi d’ingresso legale in Italia dei lavori stranieri per l’anno 2022. Il DPCM integrativo autorizza l’ingresso di 40.000 unità aggiuntive, interamente destinata agli ingressi per lavoro stagionale nei settori agricolo e turistico-alberghiero, a valere sulle domande già presentate nel click-day del 27 marzo scorso. Tale provvedimento, che accoglie le richieste di Confagricoltura al Governo, dovrebbe consentire dunque l’autorizzazione all’ingresso di tutte le domande di lavoro stagionale già presentate e rimaste in sospeso nei mesi scorsi (erano disponibili 44.000 quote a fronte di poco più di 90.000 domande presentate). Si fa riserva di tronare sull’argomento appena saranno disponibili i testi del DPCM e le indicazioni dei Ministeri competenti.