17/03/2023

Stanno cominciando le semine del mais a cui seguiranno quelle della soia, e di altre coltivazioni “da rinnovo” ammesse all’interno della rotazione prevista dall’ecoschema n. 4 “Sistemi foraggeri estensivi con avvicendamento”. Ricordiamo che l’adesione al suddetto ecoschema prevede, oltre alla rotazione, l’impegno di adottare sulle coltivazioni da rinnovo i metodi previsti dai disciplinari di lotta integrata o biologica.
In particolare per quanto riguarda il mais, il disciplinare della lotta integrata volontaria prevede che la geodisinfestazione possa essere effettuata nei casi in cui il mais segue colture che comportano una copertura continua nella stagione precedente, come nel caso di prato stabile, erba medica, erbai, doppie colture nello stesso anno (es, frumento – soia; loiessa – mais ....). Per le superfici in cui il mais non segue le colture sopra indicate l’uso di geodisinfestazione o di seme conciato con insetticidi può interessare complessivamente al massimo il restante 30% della superficie a mais, in caso non sia stato effettuato alcun monitoraggio degli elateridi, mentre può arrivare al 100% se sono stati adottati dei metodi di monitoraggio e sono state superate le soglie sotto riportate:
a) trappole a feromoni, con cattura cumulativa di oltre 1000 individui nell’anno precedente;
b) vasetti/trappola per larve posizionati circa 2 settimane prima della semina, con le seguenti soglie: 1 larva/trappola Agriotes brevis; 2 larve/trappola per Agriotes sordidus; 5 larve/trappola per Agriotes ustulatus e Agriotes litigiosus;
c) nel caso vengano superate le soglie previste per il monitoraggio tramite campionamento del terreno (15 larve per metro quadro).

I monitoraggi vanno documentati.

Consigliamo alle aziende interessate ad aderire all’ecoschema 4 di scaricare le norme relative alla difesa integrata dal sito della Regione: www.regione.veneto.it/web/fitosanitario/difesa-integrata e di leggerle con molta attenzione. I tecnici di Confagricoltura sono a disposizione per ogni eventuale chiarimento.