05/04/2019

Si è svolta lo scorso 14 marzo al Mipaaft una riunione della filiera dello zucchero al fine di individuare le strategie della filiera saccarifera nazionale e rappresentarle in sede comunitaria.

L’Italia chiede di individuare, a livello UE, soluzioni mirate per poter consentire alle filiere nazionali dell’area mediterranea di sopravvivere nel panorama generale del mondo produttivo UE. L’Italia infatti produce il 20% del consumo nazionale di zucchero (circa 1,5 milioni di tonnellate); ne consegue che la differenza (80%) è trasferita da altri Paesi Europei ed in piccole quantità dai Paesi terzi.

L’Italia proporrà a Bruxelles di istituire una cornice giuridica che possa consentire ai singoli Stati membri di adottare, attraverso sistemi e risorse a livello nazionale, azioni e misure per sostenere il comparto saccarifero. Occorre inoltre istituire un sistema di autoregolazione della produzione di zucchero UE, in analogia con quanto previsto nell’ambito delle produzioni DOP, da attivare in modo specifico e automatico nelle annate di sovrapproduzione e/o crisi di mercato.

Sarà importante attivare le sinergie amministrative e giuridiche, al fine di determinare il valore economico assegnato ai singoli componenti la filiera dalla produzione al consumatore (in particolare retail e prodotti trasformati che contengono zucchero). Nel contempo, occorre rivedere la cronologia e la tempistica in ordine alla comunicazione dei prezzi di mercato al fine di eliminare il ritardo nella pubblicazione dei prezzi dello zucchero e informare sui prezzi spot.

Inoltre, la delegazione italiana valuterà in senso positivo, la posizione del Comitato Europeo dei Produttori di zucchero (CEFS), qualora fosse oggetto di discussione, ed in particolare un eventuale sostegno alla possibilità di introdurre dei meccanismi quali misure di accompagnamento per mitigare gli impatti sociali, ambientali ed economici derivanti da possibili ristrutturazioni, sostenendo eventuali riconversioni e la re-introduzione dell’Intervento pubblico per lo zucchero.