16/02/2020

Confagricoltura ha aderito all’iniziativa dei cittadini europei denominata “Grow scientific progress: crops matter!” lanciata da un Comitato composto da dieci giovani ricercatori di otto diversi Paesi.

La proposta è quella di modificare l’attuale normativa in campo di organismi geneticamente modificati, la direttiva 2001/18/CE “sull'emissione deliberata nell'ambiente di organismi geneticamente modificati” in maniera da prevedere una distinzione – che oggi non esiste – tra OGM ottenuti con tecniche convenzionali e NPBTs (New Plant Breeding Techniques) perché si tratta di tecniche sostanzialmente differenti. Simulando le mutazioni naturali, le NPBTs possono essere utilizzate per ottenere colture resistenti alla siccità e ai parassiti, più produttive e con particolari qualità. Possono quindi contribuire al problema della scarsità alimentare e allo sviluppo sostenibile dell'agricoltura. Purtroppo, l'attuale quadro giuridico dell'UE richiede che il trattamento degli OGM (prodotti artificialmente) sia lo stesso per le piante che sono state migliorate tramite NPBT (in modo simile al naturale ma attentamente mirato). La proposta prevede che la valutazione del rischio prevista dalla direttiva si basi non sulla tecnica ma sul prodotto ottenuto perché è solo a quest’ultimo che sono collegati i rischi e non alla tecnica utilizzata per ottenerli.

Firma il tuo sostegno all’iniziativa “Grow Scientific Progress: crops matter!”

per la revisione della normativa europea sulle nuove tecniche di selezione vegetale.

 

Per firmare visita il sito web www.growscientificprogress.org